Stupido è una parola stupida
Parole e potere.
Non è vero che da grandi parole derivano grandi responsabilità.
Stupido, con le sue 5 lettere, non è di certo una parola meno potente di intelligente, che di lettere ne ha molte di più.
Da tutte le parole derivano grosse responsabilità. Bisogna sceglierle bene, le parole.
D’altronde, se l’inconscio si presenta tramite immagini, il pensiero razionale è costituito dalla comunicazione, dal discorso, dalle parole.
Ve lo siete mai chiesti come funzionano? In sintesi, ogni parola è un significante che si riferisce ad un significato. Ad esempio, la parola “albero” non è un albero, piuttosto è ciò che indica l’idea di albero reale o, appunto, ideale.
Tuttavia, cosa accade se il significato di albero cambia nel tempo? Non è strano pensare che in futuro gli alberi saranno sostituiti da dei macchinari speciali che chiameremo, con la grande fantasia che ci contraddistingue, “alberi” - insieme ai loro bei tronchi in alluminio.
Inizialmente ci potrebbe sembrare strano, tuttavia con il passar del tempo molte parole hanno perso il loro significato originale… alcune sono riuscite a “reinventarsi” con un nuovo significato, altre sono rimaste orfane.
Difficilmente utilizzeremo la parola albero per indicare un fiore o un nostro collega; più facilmente utilizzeremo la parola stupido per indicare l’albero, il fiore, il nostro collega o qualsivoglia altra cosa.
Ignorando il significato reale del termine lo abbiamo reso interminabile. Difatti, stupido può essere tutto ciò che ci fa più comodo che esso sia: se qualcosa diverge negativamente dalle nostre aspettative, è una cosa stupida; se le incontra o le supera positivamente, è intelligente.
È stupido chi ha idee diverse dalle nostre e che non reputiamo giuste; è intelligente chi riesce a formulare quello che già pensavamo ma che non riuscivamo a esprimere.
È stupido il compagno che copia, come lo è il professore o la professoressa che insegna.
È stupido il tempo quando fa vento, come lo è quando pioviccica.
È stupido Homer Simpson, come lo è Forrest Gump.
È stupido parlare di stupidità in questo modo.
E sebbene alcuni autori si siano accorti del problema (tra i più importanti annovero Carlo M. Cipolla, Giancarlo Livraghi e James Welles), sembra che nessuno sia riuscito a trovare una vera definizione per definire il significato di questo termine ormai interminabile. Ogni definizione che hanno formulato è il frutto di credenze personali e/o culturali.
Eppure il vero significato di stupido lo abbiamo sotto gli occhi da sempre… è insito nella parola stessa.
Stùpido = dal latino STUPĬDUS, derivato di STUPĒRE (stupire).
Stupido è chi intende stupire, cioè tuonare per rendere attonito (immobile). Chi si stupisce è invece il tonto.
Come possiamo vedere, solo con l'ausilio dell’etimologia siamo riusciti a definire un attore (attivo) e uno spettatore (passivo): lo stupido agisce, il tonto subisce.
La radice della parola rivela inoltre il significato di “colpire” (radice condivisa anche dal termine “stupro”). Colpire per immobilizzare, per rendere attonito. Ma come?
Lo stupido utilizza il tuono per stupire il tonto; e il tuono altro non è che il rumoreggiare che segue il folgore. Il tuono è un post Instagram, una challenge su TikTok, un balletto in metro, una nuova legge, una notizia al TG… In tutto questo, il tonto, colpito dal tuono, rimane immobile.
Per concludere: stupido è una parola stupida perché intende, culturalmente, stupire. Offendendo una persona definendola stupida si cerca di colpirla, renderla attonita, immobile, impotente di rispondere con efficacia.
Infatti, cosa si può rispondere a qualcosa che non si capisce?
- No
- Tua sorella
- Ma ci sarai
- Ok
Naturalmente, la risposta più utilizzata rimane “tua sorella”.
Per chi non conosce il termine, stupido è un insulto. Una generica offesa senza contenuto. Una parola stupida.
Per noi che conosciamo il termine, stupido è una delle parole più importanti oggigiorno. Una parola potente che, per certi versi, governa indebitamente le nostre vite. Perché, come abbiamo visto, sono gli stupidi gli attori del mondo.
Scopriremo presto che non esistono solo stupidi e tonti… ma ci sono anche gli intelligenti: i registi di questa recita. Ma staremo attenti a non cadere nel solito errore di contrapporre la stupidità all’intelligenza. Difatti, una persona che è intelligente può fare lo stupido.