Michelle Comi: due bocce ben pensanti
Michelle Comi, nata a Torino nel ’95, è un’abile content creator che dedica anima e corpo al suo mestiere. E finalmente, grazie al nostro contributo, si potrà rifare le tette. D’altronde, come avremmo potuto non aiutarla nel raggiungimento di questo obiettivo… le servono per lavoro, sono detraibili.
Siamo riusciti a raccogliere ben €15.000 in appena un giorno. Perché quando uniamo le forze per quel che più ci appassiona, siamo inarrestabili! E per chi dovesse pensare che sia una stupidaggine organizzare una raccolta fondi per rifarsi le tette… beh, forse ha ragione. Ma probabilmente non si accorge che non si tratta di tette qualunque, ma di bocce ben pensanti.
Michelle Comi ha utilizzato sapientemente la stessa tecnica che ha reso celebre Maurizio Cattelan, la provocazione: un espediente narrativo progettato appositamente per creare indignazione, attirare l’attenzione e far riflettere le persone su contenuti importanti. Nel caso di Cattelan i temi trattati sono la condizione esistenziale (Novecento), l’ineguaglianza sociale (America), la vulnerabilità del potere (La Nona Ora), l’impossibilità di perdonare (Him); per Michelle Comi, invece, il tema è univoco: l’empowerment delle donne - inteso però in un’accezione un po’ distorta rispetto al solito.
La content creator afferma infatti che le donne non dovrebbero andare a votare essendo queste cose noiose... potremmo dire "cose da uomini" essendone più predisposti per natura. Michelle sostiene inoltre che le donne belle non dovrebbero studiare essendo questo uno spreco di tempo per loro e non avendo la necessità di fare carriera: la bellezza di per sé è ricchezza e a pagarla ci sarà sempre qualche uomo. In definitiva, la donna secondo Michelle Comi è subordinata all’uomo che la mantiene. Non si tratta di una subordinazione imposta, ma di una scelta visto alcuni dei numerosi benefici elencati.
Queste affermazioni dell'influencer, come la raccolta fondi per le bocce di plastica, sono create appositamente per scandalizzare. Le persone abboccano senza accorgersene. Non ci è possibile sapere se Michelle Comi pensi veramente quel che dice sui social media, ma certo è che le sue parole sono ben pensate e calibrate.
Chi pensa che abbia aperto una raccolta fondi solo per rifarsi il seno non considera che lei è già ricca di suo e che quindi se lo sarebbe potuto permettere senza problemi. Ha invece deciso di procedere così perché sapeva che con questa semplice mossa, tanto irriverente quanto astuta, sarebbe finita su tutti i principali giornali d’Italia e avrebbe fatto parlare di sé, ampliando la sua fan base e incrementando così non solo la fama ma anche i guadagni. Il tutto, donando ancora più forza e risalto al personaggio che si è costruita.
È sempre lo stesso gioco: lei fa intenzionalmente la stupida e voi che vi indignate siete i tonti che abboccano e si stupiscono.