Dissing - La stupidità non abbassa i Tony

Tony Effe VS Fedez. Un dissing nato per stupire. La stupidità è protagonista indiscussa di questa faida: Tony affronta un Fedez fragile, spinto da più obiettivi: rivendicare la sua conquista (CHIARA) e umiliare il suo nemico.

Dissing - La stupidità non abbassa i Tony

Il dissing tra Tony Effe e Fedez è iniziato con un solo intento: quello di stupire.

Altrimenti, perché Tony avrebbe tirato fuori un 64 bars del genere mentre è all’apice della sua carriera? Di sicuro non per Niky Savage, che in questa faida è finito più come comparsa che protagonista. Per lui possiamo dire che è stato un colpo di fortuna, quasi un regalo: visibilità gratis e la possibilità di dimostrare di saper scrivere una buona risposta in sole due ore.

In realtà Tony voleva suscitare una risposta da parte di Fedez per poter rilasciare “CHIARA”: un dissing che ha il sapore di hit autunnale, da riprodurre in classe con gli amici, ma che aveva già in mente da tempo - che senso ha conquistare un trofeo se non lo esponi al mondo intero?

Infatti penso che il dissing sia nato solo perché Tony Effe voleva confermare i rumors che giravano su di lui e Chiara Ferragnim, quindi per goliardia ma anche per vincere una battaglia sociale contro Fedez - sottolineo sociale perché, come dice lui stesso, è l’intera scena ad odiarlo. E poi siamo onesti: se Tony è andato veramente a letto con Chiara, non è stato per passione ma solo per esporre un trofeo, fare la sua figura da stallone e umiliare Fedez.

Tony quindi sapeva che teneva Fedez in pugno - per dire altro: (1) era andato a letto con la ex moglie - vanto maschilista della conquista e della sconfitta; (2) la stessa le ha fornito informazioni confidenziali sul rapper milanese che potevano, e in parte sono state, utilizzate contro di lui; (3) sapeva che nonostante Fedez postasse la bella vita, in realtà si ritrovava in uno stato di sofferenza, e negazione, continua. Ha quindi sfruttato questo momento di fragilità del rapper, la stessa fragilità che lo ha portato a rispondere e a cascare nella trappola (tra l’altro, soprannome di Tony).

Non solo goliardia e manie di portagonismo, ma anche business. Questo dissing infatti, incorona definitivamente Tony Effe nel regno dei famosissimi: infatti la fama sui social media può essere effimera, ma la fama sui mezzi tradizionali quali stampa, tv e radio rende parte della memoria collettiva. Non solo i figli, ora anche i genitori sanno chi è Tony.

C'è chi sbaglia e c'è chi ci guadagna

In tutto questo brodo primordiale di stupore e stupidità, i protagonisti del dissing non si sono accorti che le persone li seguivano non per la musica (come nel caso di Drake e Kendrick Lamar), ma per il gossip. Per il ridicolo, per ridere. E visti i testi delle “canzoni” rilasciate, il pubblico è stato più che accontentato: i temi principali sono infatti le ragazze, la bellezza di Tony Effe, la cura del corpo (ricci perfetti e depilazione) e i fatti privati di Fedez, tra i quali i figli e i litigi con l’ex moglie.

Tra la finezza di una frase e l’altra, salta all’occhio una certa tendenza al machismo e ad una certa mascolinità tossica (che lo stesso Fedez qualche mese fa si impegnava a combattere) che passano quasi inosservati - d’altronde è uno degli effetti della stupidità stupire le masse al tal punto da inibirne il senso critico.

Noi ci ridiamo e scherziamo su, perché fa ridere, ma se decidiamo di dare peso alle parole e ci soffermassimo un momento sui testi e sull’inumanità di quest’atto, non farebbe più così ridere l’idea di un rapper che sfrutta la fragilità di un vecchio amico mettendo persino di mezzo la moglie (che è diventata il centro della sua canzone, perché l’obiettivo suo era, dopo averla conquistata, esporre Chiara Ferragni come fosse un premio sul feed).

Chiara, dal canto suo, starà sicuramente soffrendo molto personalmente. Ma lavorativamente questa è una grande occasione per passare da “carnefice” a “vittima”. Si sa che i brand amano le vittime. E per questa volta ameranno anche il carnefice, Tony Effe, che ne sembra uscito vittorioso e senza un graffio.

E noi? Ci siamo cascati come dei tonti.